io, robot

io, robot

(me, robot)

Di Isaac Asimov

Pubblicato nel 1950
Pagine: 291
Genere: Fantascienza & Fantasy




Ho iniziato la lettura di questo libro accompagnato da un pizzico di scetticismo dovuto un po' all'aver visto di recente l'omonimo film, un po' dal pregiudizio su opere fantascientifiche scritte oltre mezzo secolo prima. Devo dire che sono stato assorbito e smentito dalla prima all'ultima pagina. Il film non c'entra assolutamente nulla, sbaglia di grosso chi si preclude di leggere questo piccolo capolavoro per questo motivo. Una raccolta di racconti splendida, incentrata sulle tre fondamentali leggi della robotica e sulle loro vulnerabilità. Asimov riesce a inventare storie incredibili, portando alla luce delle piccole crepe nelle tre leggi, apparentemente perfette, fino a farle diventare vere e proprie voragini. Suscita problemi etici, scardina pregiudizi, smonta ipotesi e tesi, formula idee in una direzione per poi riassemblarle in altre. Fino a che punto gli automi possono esserci utili senza invadere le nostre vite e renderci inutili e, forse, obsoleti? Possono le macchine riuscire a creare quel benessere globale che l'uomo non è mai riuscito a trovare? Trovo incredibile come questi racconti, scritti tra il 1940 e il 1950, attraversando quindi la seconda guerra mondiale, possano essere attuali anche oggi, aprendosi a centinaia di interpretazioni e dibattiti. Non è solo fantascienza, anzi, forse si tratta di anticipazioni sul futuro dell'umanità e delle macchine. Dopo la lettura viene voglie di leggere subito i capitoli successivi.


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