Di Manuel Vázquez Montalbán
Pubblicato nel 1988Siamo alla vigilia delle olimpiadi di Barcellona del 1992, la cittàè scossa da fremiti di crescita, progresso, cementificazione. Chiaramente è anche invasa da speculatori, faccendieri e squali, pronti a fare carte false pur di mettere le mani sul gruzzolo prevedibilmente in arrivo. L'autore mostra una Barcellona tetra, decadente, invasa dalla prostituzione, dalla droga, dalla miseria, che si contrappone a quella ricca, europea, importante. E così alla squadra di calcio del Barcellona (mai chiamata per nome nel libro), ricca e gloriosa, col suo enorme stadio, si contrappone quella del Centellas, squadretta di quartiere, che gioca su un campo di periferia su cui si concentrano interessi di natura edilizia. Entrambe le squadre hanno da poco acquistato un forte centravanti per far il salto di qualità, ma quello del club importante riceve minacce esplicite indirizzate alla dirigenza. L'investigatore Carvalho viene assunto dal club per far luce sui fatti e assicurare l'incolumitàdel calciatore. Le trame dell'intreccio all'inizio sono così larghe che si fatica ad avere una visione chiara di ciò che sta succedendo, ma andando avanti l'intreccio si fa più serrato e la storia appassiona sempre più. Lo considero un bel lavoro, ma è riuscito ad entusiasmarmi solo a tratti.