Una cosa che mi è piaciuta molto di questo romanzo scritto in forma epistolare, è la posizione centrale che la Sicilia ha nel corso della storia raccontata, relativa al famosissimo pittore Pierre-Auguste Renoir. Attorno al passaggio dalla terra sicula del pittore si sviluppa una vicenda contemporanea, in cui un notaio agrigentino viene contattato da una donna bellissima e misteriosa, di cui finisce con l'innamorarsi. Ricostruzioni storiche, sentimenti, manipolazioni, tutto insieme in un romanzo breve che appare però forzato nella tecnica di scrittura, soprattutto quando nelle lettere il notaio riporta ciò che scrive la donna, per dare modo al lettore di avere piena contezza della situazione in atto. Non vuole essere il romanzo del secolo, difatti non lo è, ma non è neanche da buttare via, anzi, il breve tempo che richiede per essere letto sembra speso discretamente.